lunedì 5 gennaio 2015

My name is Bobby Brown



              Avevo scoperto l'esistenza di Frank Zappa sulle pagine del solito Ciao 2001 e spinto dalla curiosità iniziai il viaggio nel suo mondo acquistando usato (ma originale) “Freak Out” e di seguito   registrando tutto quanto riuscivo a reperire da amici e conoscenti più dotati economicamente di me da potersi permettere l'acquisto di Lp che io dovevo centellinare come fossero vini d'annata
Purtroppo non ero ancora riuscito ad andare a vedere live il mio nuovo mito in quanto a seguito delle contestazioni per la “musica Gratis” tutti, o quasi, gli artisti stranieri in quegli anni non fecero più tour in italia.
Comunque si presenta l'occasione per coronare il mio “piccolo sogno” quando alcuni amici di ritorno da Amsterdam vedono in Francia i manifesti per un concerto dello “Zio”
Appena rientrati in Italia me lo comunicano e organizziamo il nostro “Tour”
Il concerto si sarebbe tenuto ad Orange, cittadina vicino ad Avignone.
Il mattino del giorno fatidico (20 giugno 1980) ci si vede al solito bar e si parte.
Orange dista circa 350 Km dal nostro paesello e ci si appresta a partire con ben tre equipaggi su roboanti mezzi: una Fiat 127 del 1971 (la mia), un Citroen Dyane 6 e una Vespa Primavera 125.
In tutto 10 appassionati che volendo potevano stare tutti sulle auto (anche se un po' stretti e scomodi) ma, dissero Gino e Gabriele “vuoi mettere venire fino a laggiù in Vespa?”
De gustibus non est disputandum” e si parte.
Fiat 127 da me guidata con a bordo Vito, Nello e Gianfranco oltre a tenda, sacchi a pelo, due taniche di vino bianco (ci venisse sete durante il viaggio)
Diane 6 condotta da Franco accompagnato da Aldo, Pasquale e Gianfranco 2, oltre alla dotazione di cui sopra ad esclusione del vino che era nostro appannaggio gestire ma dotati di cibarie tipiche del nostro territorio (torta verde, sardenaira e altro).
Come detto prima Gino e Gabriele in Vespa.
L'idea di prendere l'autostrada non ci sfiora neppure sia perchè in Vespa non era possibile accedervi sia per il costo della stessa al di fuori del nostro budget.
 
Lungo le strade statali francesi attraversando cittadine, borghi e quant'altro ci avviciniamo lentamente alla meta. 
Ad ogni semaforo il “vivandiere” Vito si preoccupava di rifornire di vino i nostri a bordo della Vespa e della Dyane saltando agilmente fuori dalla 127 e rientrando sulla stessa prontamente appena scattato il verde.   A volte il tempo d'attesa era tirannicamente troppo poco ed il nostro “oste” saliva in ogni caso prontamente sulla Dyane (in braccio ad Aldo seduto davanti) pronto a rientrare alla base alla fermata successiva.
La temperatura esterna era abbastanza elevata per cui ci rinfrescavamo con una doccia improvvisata nei giardini dei nostri cugini d' oltralpe dotati di impianto di irrigazione scavalcando siepi e/o muretti sia per entrare sui praticelli che e soprattutto per uscirne (scappare a gambe levate dalle minacce incazzate dei proprietari)


Finalmente arriviamo alla meta.
 
 

Primo obiettivo individuare il teatro dove si sarebbe svolto il concerto, secondo acquistare i biglietti





 

Detto fatto bivacchiamo davanti al teatro in attesa dell'orario di apertura dei cancelli.
Aldo, complice il vino ed altro, improvvisa una sorta di spettacolo di strada con gag, risate roboanti, ammiccamenti alle ragazze che passavano e distribuzione del vino rimasto agli astanti in attesa come noi.
 



Nel frattempo arrivano anche i “vespisti”, il gruppo si riunisce, si aprono i cancelli, entriamo e …...............sorpresa.............................. il teatro è uno dei teatri romani meglio conservati al mondo con posti a sedere formati da una scalinata ad arco dove su ogni fila di posti ci si può addirittura sdraiare!!!!!!!!!!!

Impianto di amplificazione con casse foderate in velluto rosso (lo “Zio” in tour non badava a spese!!!!) e musica classica in sottofondo.
Finalmente inizia il concerto con l'ingresso della band composta da :

 
Ike Willis, chitarra e voce
Ray White, chitarra e voce
Arthur Barrow, basso e voce
David Logeman, drums e voce
Tommy Mars. Tastiere e voce




Infine entra il Maestro accompagnato da un nero pelato, altissimo, con addosso un kimono che si piazzò sul palco e che con un piccolo puntatore tipo laser si spostava sui due lati dell’amplificazione e indicava a un paio di aiutanti nella platea i furbacchioni che stavano registrando, inviandoli a sequestrare il materiale. Il personaggio scoprii essere tal John Smothers, da Baltimora, guardia del corpo di Frank e maestro nel sequestro di macchine fotografiche e materiale registrato oltre che fustigatore (aveva veramente un frustino) di chi tentava di salire o avvicinarsi troppo al palco.

Concerto memorabile anche per il fatto che vicino a me si era seduto Vito che avendo vissuto per anni in America mi traduceva in tempo reale quanto veniva detto tra un pezzo e l' altro consentendomi di apprezzare ancora di più quanto stavamo ascoltando. Che dire poi quando la band propone uno stralcio della Marsigliese rielaborata tipicamente nel suo stile dirigendo con una baguette (quel tipo di pane che i francesi acquistano e poi portano a casa bellamente sotto le ascelle e senza sacchetto di carta!!!!!!!!!!!!!!)
Un susseguirsi di pezzi inanellati uno dietro l'altro con la solita maestria e poi purtroppo il tutto finisce.


Usciamo e cerchiamo un posto dove accamparci per la notte. Individuato un centro sportivo con prato annesso montiamo le tende e ci apprestiamo (non senza esserci persi in commenti entusiastici dell'esperienza appena vissuta) a dormire.
Ciliegina sulla torta arrivano due agenti della Gendarmerie. Primo nostro pensiero "adesso ci fanno il c........)
Invece l'istrionico Aldo, con un francese da far impallidire una vacca svizzera e con l'aiuto di un buon bicchiere di vino li convince a farci restare con l'impegno di lasciare tutto a posto e pulito. Affare fatto! 

Al mattino si torna a casa 

Tappa obbligata : bagno a Saint Tropez, chissà come mai!!!!!!!! 



Dopo aver sbagliato strada più volte a Nizza riusciamo finalmente a ritornare al paesello.

Pur essendo passati quasi trentacinque anni ogni volta che ci reincontriamo con i partecipanti alla spedizione rinverdiamo il ricordo di quelle splendide giornate. 

Voglio dedicare quanto scritto a Vito e Gino che  purtroppo nel corso degli anni ci hanno lasciato e spero e voglio credere che adesso stiano facendo bisboccia in qualche luogo con Zio Frank e tutti gli altri componenti della famiglia dei musicisti rock.

Qui sotto trovate il link per scaricare la registrazione di quel concerto la cui qualità non è eccelsa ma storica e ringrazio comunque chi lo ha messo a disposizione sul Web  considerando anche il rischio corso dal "farsi beccare " dal fustigatore nero.

Frank Zappa - Orange 20 giugno 1980 
Set List:
1 City of Tiny Lights 00:51
2 A Pound for a Brown (incl. La Marseillaise), 11:38
3 Cosmik Debris 04:18
4 You Didn't Try to Call Me 03:45
5 Ain't Got No Heart 02:05
6 Love of My Life 01:58
7 You Are What You Is 03:26
8 Easy Meat 11:35
9 Mudd Club 04:02
10 The Meek Shall Inherit Nothing 02:13
11 Joe's Garage 02:29
12 Why Does it Hurt When I Pee? 03:37
13 Dancin' Fool 03:21
14 Bobby Brown 02:43
15 Ms. Pinky 03:57 128
16 Stick It Out
17 Drafted Again 03:26
18 The Illinois Enema Bandit 09:24

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