domenica 20 luglio 2014

40 anni fa - 20 luglio 1974

1°ROCK FESTIVAL DEL PONENTE LIGURE DEL 20.7.1974 

Cisano sul Neva (SV)


                              Non ricordo come e perchè venimmo a sapere dell'evento (giornali e tv ,unici strumenti di informazione del tempo non ne parlarono sicuramente riprova è che sul web non si trova nulla o quasi)
Probabilmente la notizia ci giunse con il tam-tam sotterraneo che iniziava a mobilitare decine di giovani a questi raduni, festival nostrani con Woodstock negli occhi e nella mente ….....................il 68 era già un mito e separava tra chi “io ho fatto il 68” (probabilmente solo per anagrafe) e chi ci credeva ma era arrivato tardi. “La fantasia al potere” si stava facendo strada , la critica anche violenta al sistema dei partiti sempre più forte

Grazie all'amico Guido la nostra prima avventura da “Freak”
Direi semi-freak in quanto l'amico ci ha comodamente (chi ha fatto più di cinque chilometri su sedile posteriore di un 850 noterà la sottile ironia) traghettato con la sua mitica “850” beige sino all'ingresso del campo sportivo luogo del concerto. (anzi su nostra richiesta un po' fuori vista per non sembrare troppo borghesi e poco freak) 
 
In tipico look frikkettone di provincia con tanto di sacco a pelo in dotazione ci avviciniamo all'ingresso quando alle nostre spalle, un Bennato 25enne imberbe e semisconosciuto arriva tranquillamente a piedi (con tipico atteggiamento da “autostoppista navigato”) con zaino blu aviazione militare e chitarra 12 corde.
Onestamente ci domandammo chi fosse questo personaggio che accedeva tranquillamente nell'area riservata ai musicisti il mitico Back-stage.


Edoardo Bennato - 1974 - I Buoni e i Cattivi - Download

Dopo un inizio concerto (Dedalus e Corte dei Miracoli che non ricordo per nulla) ecco salire sulla graticola del palco un giovanotto con capa riccia, 12 corde al collo, uno strano aggeggio che sorregge un' armonica a bocca (forse l'avevo visto proprio su Ciao 2001 al collo di Bob Dylan), un tamburello a pedale, accento napoletano che di più non si può.
Poi una valanga di ritmo, suoni e rock & roll. Una chitarra che sembra una locomotiva, l'armonica che ricorda le radici blues e quel tamburello incessante e preciso conditi a una satira pungente e immediata scevra della retorica e dell' intelettualismo tipico del cantautorato di quegli anni.


Stiamo per riprenderci dall'impatto quand' ecco che sul palco compare un personaggio con un lungo pastrano, berretto da aviatore in pelle con occhiali d'ordinanza e soprattutto brandendo un “flicorno baritono” (non ero e non sono così dotto – ho scoperto che strumento fosse su internet – io pensavo allora ad un corno inglese) che scoprimmo dopo saper suonare egregiamente icona vivente della copertina del 1° LP de “il Biglietto per l'Inferno” (dato acquisito a seguito ricerche post concerto su “ma chi c.......o sono questi ??'''. 
                             Biglietto per l'Inferno - 1974 - Biglietto per l'Inferno - Download
 
Questi” in quell'occasione furono una valanga di energia supportata da ottimi musicisti.

Organizzatori del concerto nonché chicca finale.................Ladies & gentlemen “The Trip”
Le pochissime cronache e testimonianze che ho reperito parlano di tale Cucciolo alla batteria!!!!!!!!!!!! secondo il mio angolo dei ricordi c'era Furio Chirico in quanto io, giovane batterista di buone speranze, pensai molto seriamente di “appendere la batteria al chiodo” (pur con tutte le difficoltà che quest'azione comporta)
Comunque nel pieno rispetto di uno dei gruppi alfieri del prog grandi cavalcate di tastiere, basso potente e melodico al tempo stesso, batterista (chiunque fosse) a dir poco pirotecnico.


Fine della festa, adesso dobbiamo tornare a casa anche perchè il nostro progetto di entrare a far parte del popolo dei “saccopelisti” sfuma non essendoci spazi e luoghi dove potersi accasciare per la notte. Ci avviamo a piedi verso la statale per accingerci a fare ciò che era “la moda” (di necessità virtute) del momento........l' autostop con l'agitare speranzoso del pollice e il miglior sorriso di cui eravamo capaci. Un paio di passaggi ed arrivammo a destinazione.

"Andiamo a dormire?"
"Si però io a casa non ci vado – ho detto ai miei che sarei rientrato domani pomeriggio e non mi posso giocare quanto faticosamente guadagnato"
 
Fedeli alla linea si va a dormire in spiaggia – serata stupenda, nottata infernale.




The Trip - 1970 - The Trip - Download
P.S. Il primo LP che ho acquistato in vita mia era il 1° dei Trip sul cui retro c'era scritto a mò di slogan pubblicitario “Musica Impressionistica d'Avanguardia”

mercoledì 2 luglio 2014

“Potevate almeno dirmi grazie”


Erano gli anni in cui le feste del Santo Patrono, le feste dell'Unità e poco altro permettevano a noi “giovani” di ascoltare la musica che non fosse quella dei nostri genitori. (io sognavo di suonare la batteria, che non potevo acquistare, percuotendo tutto quello che mi capitava sotto le mani con somma incazzatura di chi mi stava attorno)
Alle feste dell' Unità soprattutto cominciavano a suonare dal vivo i primi complessi locali che nonostante l'obbligo in auge allora dei “3 lisci, 3 lenti e 3 shake” proponevano nel loro piccolo cover degli artisti stranieri più conosciuti allora. (Santana, Jethro Tull, Led Zeppelin ecc)
In quel periodo ci stavamo formando musicalmente travolti dall'ondata di rinnovamento musicale dell'epoca, ci si metteva sotto il palco o almeno il più vicino possibile per “rubare il mestiere”, per capire che note c'erano in quel solo o, chimera, conoscere qualcuno del gruppo che durante la pausa (suonavano in media 4 ore) convinceva gli altri e  l' organizzazione a farti esibire nell'indifferenza più totale dei presenti ma quando si raggiungeva l'obiettivo era come essere a Woodstock.
Avere un amico, che oltre alle disponibilità economiche non indifferenti (aveva allestito nell' appartamento vuoto della nonna una “sala di ascolto” dotata di un “vero” impianto Hi-Fi – per gli amatori giradischi TORENS TD 125 MK II con braccio SME 2009 e testina SHURE, pre e finale SAE e casse JBL  dove ci si ritrovava tutti i pomeriggi ad ascoltare “la nuova Musica” che il nostro acquistava in quantità industriale e onestamente “tanto al chilo”) , accelerò la conoscenza del nuovo modo di fare musica.
Noi bastardi approfittando di ciò gli proponevamo di acquistare questo o quell'LP a seconda dei nostri gusti e delle nostre curiosità che erano stimolate soprattutto dalla vorace lettura di Ciao 2001 e l'ascolto di “Supersonic – musica a Mach 2” in onda su Rai Radio 2 (in zona cominciavano allora le prime Radio libere)
Decine e decine i dischi ascoltati, giudicati, discussi, promossi, bocciati ecc. legati soprattutto al famoso progressive made in Italy con sconfinamenti nel nascente Jazz rock.
Ma torniamo alle feste del santo patrono.
A Bussana c'erano a settembre i festeggiamenti di Sant Egidio in cui, non si sa bene come e perchè vennero chiamati a suonare, "UDITE-UDITE", i New Trolls, Le Orme e la Formula 3, che noi potemmo vedere dal vivo, e dirò di più, “quasi sul palco” (almeno questo è quello di cui mi ricordo)
A Levà c'era la festa di Sant Isidoro che dopo i “fasti” degli anni '60 era caduta nel dimenticatoio come festa popolare mantenendone solo la parte prettamente religiosa
Si decise allora di provare a resuscitarne la parte più ludica e godereccia (mangiare, bere e ballare)
Era il secondo anno e a seguito del successo dell'anno precedente (soprattutto nel rientro economico) si pensò di organizzare per la serata del sabato sera un concerto con qualche musicista o gruppo “di grido”
Contattiamo allora chi gestiva le “tournèè” (cioè stasera suoni alla festa del santo patrono di Battipaglia, domani nella nuova discoteca ZumZum, e così via) dei gruppi di allora e ci facciamo inviare il calendario con la disponibilità di data.
Primo obiettivo: I New Trolls – occupati
secondo obiettivo: PFM – occupati ..........................a seguire Formula 3 – occupati altri .........................................................occupati
ad un certo punto vedo nella lista degli artisti Alan Sorrenti. La maggior parte lo ricorda come “il figlio delle stelle” ma in allora aveva appena inciso “Aria” .
Pronti via e, sulla fiducia nei miei confronti che sostenevo a spada tratta la candidatura (anche perchè in alternativa si andava da Orietta Berti a Peppino di Capri ecc) si organizza il tutto.
Alan Sorrenti - Aria (download)
Arriva il giorno della verità e, dopo un pomeriggio passato a servire (e bere) bicchieri di vermentino a (e con) Sorrenti e i suoi musici (Tony Esposito percussioni e Robert Fix saxofoni) la sera il concerto.
Sconcerto e curiosità da parte degli abitanti e frequentatori della festa nell' arrivare al campo sportivo e anziché trovarsi di fronte al “complessino” che li avrebbe fatti ballare si ritrovano immersi in una moltitudine di giovani “capelloni” che hanno occupato la pista da ballo.

                                                      
Per non parlare del “tipo” sul palco che gorgheggia canzoni (canzoni???) incomprensibili accompagnate da un sottofondo di percussioni e fiati con suoni e ritmi un po' troppo diversi da quelli della musica da ballo.
Comunque grande concerto e grande evento per tutti i presenti (più o meno presenti ricordando gli aromi e le nuvole di fumo che si alzavano dal parterre)
Ora in un eccesso di protervia dirò a chi c'era “potevate almeno dirmi grazie”